Fenomenologia dei rumori bianchi: cosa sono e perché ci rilassano

asciugagapelli.jpg

I rumori bianchi sono alleati preziosi per il benessere quotidiano, che aiutano a ridurre lo stress, migliorare il sonno e favorire la concentrazione. Che si tratti di rilassarsi, calmare un neonato o creare un ambiente di studio ideale, questi suoni offrono un supporto semplice ed efficace per affrontare le sfide della vita moderna.

Nel mondo frenetico in cui viviamo, trovare modi efficaci per rilassarsi e migliorare la concentrazione è diventato essenziale. Tra le soluzioni più diffuse e apprezzate troviamo i cosiddetti rumori bianchi: suoni costanti e uniformi, simili a fruscii o ronzii, continui e regolari, emessi da fonti naturali o artificiali, che aiutano a creare un ambiente sonoro confortevole e privo di distrazioni, in tanti contesti quotidiani. Ma cosa sono i rumori bianchi e perché il nostro cervello li trova così rassicuranti?

Cosa sono i rumori bianchi?

Cominciamo quindi dalla definizione, scoprendo cosa sono i rumori bianchi. Il rumore bianco è un suono che contiene tutte le frequenze udibili: un suono uniforme, ripetitivo e costante, che riesce a mascherare efficacemente altri rumori ambientali, risultando particolarmente utile in situazioni in cui è necessario ridurre le distrazioni o favorire il rilassamento.

Si chiama così perché risponde allo stesso principio della luce bianca, che contiene tutti i colori dello spettro visibile.

Tipi di rumore bianco

Esistono rumori bianchi naturali - come lo sciabordio delle onde, lo scroscio d’acqua di una cascata o della pioggia, il ritmo regolare di un cuore che batte - e rumori bianchi artificiali - come quello dell’aspirapolvere, dell’asciugacapelli, del ventilatore o di un altro elettrodomestico, oppure il suono di un aereo o di un treno.  
Benchè questi rumori possano sembrare invasivi, talvolta fastidiosi, dopo qualche minuto il cervello tende ad abituarsi, filtrandoli dalla nostra percezione cosciente; il suono però continua a essere presente, attenuando altri rumori ambientali, come fosse un tappeto.

Il rumore bianco e il sonno

Uno degli usi più comuni del rumore bianco è legato al miglioramento della qualità del riposo: associato al sonno aiuta a creare una barriera acustica contro suoni improvvisi e fastidiosi, come il traffico o i rumori domestici, permettendo di addormentarsi più facilmente e mantenere un sonno profondo e continuo.

Non a caso, molte persone utilizzano dispositivi o app specifiche di rumori bianchi, studiate appositamente per generare suoni rilassanti prima di dormire.

E se questa tecnica vale per gli adulti, la sua efficacia è ampiamente comprovata anche per aiutare i neonati a lasciarsi cullare dalle braccia di Morfeo. Il rumore bianco per un neonato ha infatti diversi benefici: è una delle strategie più efficaci per calmare i bambini e aiutarli a dormire meglio. Il suo impiego porta anche ad una significativa riduzione delle crisi di pianto, è molto utile per velocizzare la fase dell’addormentamento e riduce sensibilmente i risvegli improvvisi, migliorando nella sostanza la qualità del sonno.

Questo perché i suoni continui e uniformi ricordano l’ambiente ovattato del grembo materno, offrendo una sensazione di sicurezza e tranquillità: si pensi per esempio ad un tipico rumore bianco naturale che è il battito cardiaco… cosa ci può essere di più rassicurante per un neonato che ricordare il suono del cuore della mamma?! Inoltre pare che i rumori bianchi possano influenzare positivamente parametri vitali cruciali come per esempio la regolazione del battito cardiaco, il ritmo respiratorio, ed anche aiutare nella gestione del dolore e perfino nella saturazione dell’ossigeno nel sangue.

I rumori bianchi per studiare

Oltre a favorire il riposo, i rumori bianchi per studiare sono un valido aiuto: migliorano la concentrazione in quanto isolano e schermano da distrazioni, in primis i rumori circostanti. Riducendo le interferenze acustiche e creando un sottofondo costante, questi suoni permettono di mantenere alta l’attenzione e di lavorare o studiare in modo più efficace. 

Esiste un ampio filone di contenuti audio-video pensati appositamente per lo studio, che comprende anche generi musicali: sono tantissimi gli studenti che affermano di riuscire a migliorare il proprio livello di concentrazione avendo in sottofondo, per esempio, la musica classica.

Stesso discorso vale per chi è costretto a lavorare in un ambiente rumoroso, a causa di suoni dall’esterno o prodotti dai colleghi: il rumore bianco può mascherare e ridurre l’impatto dei rumori di fondo negli uffici e negli ambienti di lavoro. Pare che ascoltare rumori bianchi con cuffie o auricolari, oppure tramite piccole casse disposte negli spazi, attutisca le conversazioni di colleghi anche molto vicini, riducendo il rischio di interruzioni; inoltre pare che possa addirittura stimolare la creatività e le capacità di problem-solving. Numerosi studenti e professionisti utilizzano il rumore bianco per aumentare la produttività, specialmente in ambienti rumorosi.

Paola Greco

Immagine di apertura: boyarkinamarina su Freepik